Esempio per eccellenza delle modalità di interazione emergenti dato dalle narrazioni cross-mediali è The Matrix, straordinario film di fantascienza vincitore di numerosi premi, tra cui quattro Oscar.
The Matrix è intrattenimento per l’era della convergenza mediatica. In esso molteplici testi sono integrati in una trama narrativa così complessa da non potersi dipanare attraverso un singolo mediun. I fratelli Wachowski hanno condotto magistralmente il gioco transmediale, prima facendo uscire il film per stimolare l’interesse e concedendo qualche raro fumetto sul Web ai fan più accaniti e più curiosi, poi lanciando l’anteprima animata della seconda puntata e contemporaneamente il gioco per computer, così da sfruttarne la pubblicità. Infine, hanno chiuso il cerchio con The Matrix Revolutions e affidato tutta la mitologia prodotta nelle mani dei giocatori del gioco multiplayer online. Ogni gradino della scala sfrutta tutto quel che è venuto prima e offre nuovi punti d’ingresso.
The Matrix è anche intrattenimento per l’era dell’intelligenza collettiva (termine coniato dal cyberteorico francese Pierre Lévy nel suo libro “L’Intelligenza Collettiva“).
The Matrix visto quindi come esempio di narrazione trans mediale, ovvero come una storia raccontata su diversi media, per la quale ogni singolo testo offre un contributo distinto e importante all’intero complesso narrativo. Nel modello ideale di narrazione trans mediale, ciascun medium coinvolto è chiamato in causa per quello che sa fare meglio – cosicché una storia può essere raccontata da un film e in seguito diffusa da televisione, libri e fumetti; il suo mondo potrebbe essere esplorato attraverso un gioco o esperito come attrazione in un parco-divertimenti.
La narrazione è divenuta sempre più l’arte della creazione di mondi, dal momento che gli artisti creano ambientazioni affascinanti non completamente esplorabili e non concluse in un unico lavoro o su un singolo medium. Il mondo è più grande del film, e perfino del franchise, dato che le elaborazioni e le congetture dei fan lo espandono in varie direzioni.
Sempre più consumatori si divertono a partecipare alle comunità del sapere online e ad ampliare la loro conoscenza personale, combinandola con l’intelligenza collettiva del gruppo.
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